Volume pubblicato in occasione della mostra realizzata
per la XXIX edizione del Meeting per l’amicizia fra i popoli di Rimini
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Sono passati ormai più di tre anni da quando si incominciò solo a formulare l’ipotesi di potere concretizzare la seguente idea: preparare una mostra da proporre al Meeting dell’amicizia tra i popoli di Rimini sulla figura di un grande educatore e operatore di carità della nostra terra lombarda il Beato Don Luigi Guanella.
Nessuno aveva mai preso in considerazione questa possibilità, solo la passione di Guglielmo Gualandris, l’altro curatore della mostra, che ha “incontrato” Don Luigi Guanella, conoscendo il sottoscritto e la presenza dei guanelliani in Milano (Parrocchia e Centro Educativo San Gaetano) ha lanciato e ha voluto che fossimo coinvolti in questa straordinaria avventura.
Preziosa la presenza delle consorelle guanelliane Suor Rivera Felisa e Suor Anna Fortino con Rossella Callegari.
Molte situazioni ci sono state favorevoli nell’intraprendere la programmazione per realizzare il progetto mostra; abbiamo iniziato il dialogo con la congregazione dei Servi della Carità nella figura di don Nino Minetti, il primo Superiore generale, che ha dato il suo assenso e il suo incoraggiamento confrontandosi spesso con noi ed interessandosi alle varie fasi di realizzazione; il rapporto è continuato anche con il nuovo Superiore generale, padre Alfonso Crippa, che ha indicato anche la necessità di coinvolgere le suore guanelliane e il Movimento laicale dando un’apertura missionaria all’evento che si stava progettando; parole di stima e di vicinanza sono venute da don Remigio Oprandi, Superiore provinciale.
Grande collaborazione ha nno dimostrato tutti i confratelli dell’Opera Don Guanella sparsi nel mondo (basta considerare le presenze caritative ed educative riportate sui pannelli) quando si è richiesto il loro intervento per la preparazione e la presentazione della loro esperienza; non possiamo non ricordarne due tuttavia: don Adriano Folonaro, direttore dell’archivio storico guanelliano e don Calimero Vismara, referente dell’archivio storico fotografico, pronti a dialogare con noi e a aiutarci a scelte adeguate e inerenti al progetto stesso.
Il percorso della mostra, che parzialmente può essere fatto anche col catalogo, vuole essere per chi incontra Don Luigi Guanella una fonte di ricchezza interiore e la certezza di un confronto su come porsi di fronte al bisogno di chi oggi necessita di sostegno morale e fisico.
Due sono le idee a cui ruota tutto il percorso della mostra: l’educazione e la risposta ai bisogni dei fratelli poveri e soli.
Don Luigi Guanella non ha scritto nessun trattato di pedagogia, ma ha disseminato nei suoi numerosi scritti di varia natura, numerose pagine inerenti la dinamica e la presenza educativa dei suoi sacerdoti e suore; grande estimatore di Don Giovanni Bosco, con lui visse tre anni, accolse il metodo preventivo salesiano, e ne diede una originale concretizzazione; il metodo educativo, che è strettamente connesso al carisma guanelliano, cioè trova la sua applicazione di amorevolezza, di carità, di affetto, di comunione, non solo verso i ragazzi, ma anche i portatori di disabilità, le persone anziane, e nelle realtà pastorali e di cura d’anime.
L’educazione e la crescita, lo sviluppo e l’apprendimento, riguardano tutte le fasce di età della vita della persona, ma anche le sue carenze possono essere parzialmente supplite attraverso la continua sollecitudine a aprirsi alla realtà e ad accrescere la propria autostima.
Da quando era impegnato come prete diocesano di Como in varie comunità parrocchiali (Prosto, Savogno, Traona, Pianello del Lario) don Guanella ha sempre dato grande importanza all’educazione e alla scolarizzazione, aprendo scuole e sollecitando la presenza di giovani, ragazzi, adulti d’ambo i sessi per imparare a leggere e a scrivere: lui stesso aveva sostenuto gli esami per conseguire la patente di maestro statale.
L’attenzione all’educazione e all’istruzione continuò anche dopo che don Guanella divenne fondatore di opere caritative a favore dei più poveri e soli: ragazzi, anziani, portatori di disabilità, bisognosi di accoglienza; notevole fu la sua sensibilità pastorale verso il popolo cristiano di zone periferiche e disagiate; l’educazione della persona deve portare alla crescita consapevole e cosciente per far capire la bellezza della vita e di quello che di grande si può fare in essa.
Tutte le opere e le presenze caritative di Don Luigi Guanella nascono, non da una elaborazione teorica, ma dalla constatazione di un bisogno e di una necessità: constatata la necessità di intervenire si opera secondo l’insegnamento del Vangelo nella dinamica delle “icone” di Gesù buon samaritano e buon pastore.
La sintesi della sua azione caritativa e educativa possono essere queste parole: ai poveri bisogna dare “pane e Signore”.
Parole semplici, ma di immediata comprensione riguardo ad atteggiamenti, mentalità, contenenti, testimonianza: è la grandezza dei santi, è la bellezza della loro vita, è la staordinarietà della grazia e del carisma che opera in loro da fondatori.
Anche la mostra vuole essere un modesto, ma significativo contributo, che si innesta su questo grande filone di insegnamento del beato don Luigi Guanella riguardante l’educazione e la carità; questi due concetti non possono essere scissi perché nella vita di Don Guanella sono sempre stati uniti.
Bisogna sempre essere pronti ad accogliere i poveri e non ci si può fermare perché sono sempre con noi, ma anche va tenuto presente che “l’educazione è il lavoro di ogni giorno per tutti i giorni della vita ” perché nessuno vada lasciato indietro nel corso della vita.
I curatori della mostra
Mapelli don Mariolino Guglielmo Gualandris